07 settembre, 2012

Piede torto congenito

- Definizione -

È una deformità del piede, presente alla nascita, caratterizzata da uno stabile atteggiamento viziato del piede, per alterazioni capsulari, legamentose, muscolo-tendinee e delle fasce, con associata alterazione dei rapporti tra le ossa.
È la seconda malformazione di natura ortopedica, dopo la displasia dell’anca; colpisce più frequentemente i maschi; incidenza 1%.

Con questo termine si intendono diverse entità cliniche; le più frequenti sono:
  • Piede equino-varo-supinato (70% dei casi)
  • Piede talo-valgo-pronato (10%)
  • Metatarso varo o addotto (15%)
  • Piede piatto-valgo o reflesso (5%)



La frequenza del piede torto congenito è 1 / 1’000 nati vivi; per frequenza è la seconda malformazione congenita scheletrica, dopo la displasia dell’anca, cui può essere associato. È più frequente nei M (2:1); più spesso è bilaterale.

- Terminologia -
  • Equinismo: iperflessione plantare oltre i 90° (trazione del tendine d’Achille retratto)
  • Talismo: eccessiva flessione dorsale del piede

  • Varismo: l’asse verticale del calcagno è deviato medialmente rispetto all’asse della gamba
  • Valgismo: l’asse verticale del calcagno è deviato lateralmente rispetto all’asse longitudinale della gamba

  • Adduzione: avampiede deviato lateralmente
  • Abduzione: avampiede deviato medialente

  • Supinazione: il piede è ruotato sul suo asse longitudinale in modo che la pianta sia rivolta verso l’interno
  • Pronazione: il piede è ruotato sul suo asse longitudinale, in modo che la pianta sia rivolta verso l’esterno

- Embriologia -

Il piede durante la vita intra-uterina subisce delle modificazioni:
  • Fino al 7° mese la posizione del piede si dice IN INVERSIONE (posizione equino-varo-supinato)
  • Dopo il 7° mese la posizione del piede si dice IN EVERSIONE (posizione talo-valgo-pronato)
Alla nascita si normalizza.

I neonati con piede torto in eversione sono i bambini nati prematuri.


- Etiologia -

Giocano un ruolo l’eredità multifattoriale (fibrosi muscolo-tendinee e capsulo-ligamentose, displasia di abbozzi osteocartilaginei) e fattori endouterini (oligoidramnios, mal posizionamento).

In alcuni casi il piede torto è sintomo di una patologia sistemica (ad es. artrogripposi). Esistono poi condizioni che mimano il piede torto congenito:

  • Nei bambini che in passato necessitavano di ipodermoclisi, si metteva un ago al lato del ginocchio, con compromissione nervosa: è di origine jatrogena
  • Patologie neurologiche (ipertono spastico)
Il neonato con piede torto congenito, potrà avere deformazioni:
  • In inversione
    • Equino-varo-supinato
    • Metatarso varo
  • In eversione
    • Talo-valgo-pronato
    • Astragalo verticale

- Piede equino-varo-supinato -

È la malformazione più frequente, in realtà è un piede equino-cavo-varo-addotto-supinato:
  • Equinismo: il piede è flesso plantarmente; l’appoggio avviene sull’avampiede
  • Varismo: l’asse verticale del calcagno è deviato medialmente rispetto all’asse della gamba
  • Cavismo: la volta plantare longitudinale è accentuata
  • Supinazione: l’avampiede è ruotato sul suo asse longitudinale in modo che la pianta sia rivolta verso l’interno
  • Adduzione
Le alterazioni anatomo-patologiche sono:
  • Retrazione dei tendini della regione mediale del piede: tendini retromalleolari (tibiale posteriore, flessore comune delle dita, flessore lungo dell’alluce) - varo-supinazione -
  • Retrazione dei tendini della regione posteriore del piede (tendine d’Achille) - equinismo -
  • Retrazione di capsule e ligamenti
    • Della caviglia (tra tibia e astragalo, tra astragalo e calcagno)
    • Tra astragalo e scafoide
    • Tra scafoide e 1° cuneiforme
    • Tra 1° cuneiforme e 1° metatarsale
Dopo una prima fase, in cui si hanno le alterazioni delle parti molli viste, insorge una seconda fase con alterazioni scheletriche:
  • Intratorsione della tibia
  • Sublussazione astragalo-scafoidea
  • Deformità della troclea astragalica
  • Lo scafoide è schiacciato tra astragalo e cuneiforme
  • I metatarsali si sviluppano con un angolo di varismo

Grado di correggibilità:
  • 1° grado: deformità modesta, minima resistenza alla correzione manuale
  • 2° grado: netta resistenza alla correzione manuale
  • 3° grado: irriducibile


- Metatarso addotto-varo -

Le deformità del piede consistono in: adduzione, cavismo mediale, torsione tibiale interna.


- Piede Talo-valgo-pronato-piatto -

  • Talismo: flessione dorsale del piede; l’appoggio avviene sul calcagno
  • Valgismo: l’asse longitudinale del calcagno è deviato lateralmente rispetto all’asse longitudinale della gamba
  • Pronazione: l’avampiede è ruotato sul suo asse longitudinale, in modo che la pianta sia rivolta verso l’esterno, e l’appoggio avviene sul bordo laterale del piede
  • Piattismo: appiattimento della volta plantare longitudinale

Alterazioni anatomo-patologiche:
  • Retrazione di capsule, ligamenti e tendini dorsali e laterali del piede e della caviglia (tra tibia e calcagno, tra calcagno e astragalo, tra astragalo e scafoide, tra calcagno e cuboide, tra scafoide e 1° metatarsale e 1° cuneiforme)
  • Interessamento dei tendini peronieri, estensore comune delle dita, tibiale anteriore
  • Extrarotazione della tibia
  • Spiccata ipotrofia della gamba

- Piede reflesso-valgo -

Rara deformità caratterizzata dall’inversione della volta plantare.


- Astragalo verticale -

Inversione della volta plantare a dondolo.


- Terapia del Piede torto equino-varo-supinato -

Come per la displasia dell’anca, dev’essere quanto più precoce possibile. Nei primi giorni di vita si fanno bendaggi elastici adesivi e terapia manipolativa (correzione manuale).
In alternativa si possono fare dei gessi in correzione del valgismo e della supinazione (l’equinismo viene corretto all’8° mese, con allungamento del tendine d’Achille).

Se si riscontra il 3° grado, allora si fa l’intervento chirurgico a 6 mesi, denominato DI CODIVILLA:
  • Allungamento del tendine d’Achille; apertura articolazioni astragalo-calcagno, astragalo-tibia
  • Allungamenti tendini retro malleolari
  • Apertura delle capsule
  • Confezione di un gesso in ipercorrezione

Occorrono poi scarpe ortopediche per la deambulazione. Se non si interviene subito, nell’adulto si fanno osteotomie riduttiva e/o artrodesi.

- Terapia delle altre condizioni di Piede torto -

Nel 30% dei casi è sufficiente attendere la definitiva maturazione, essendo una condizione presente nei neonati prematuri, con terapia correttiva manuale.
Altrimenti si fa trattamento chirurgico:
  • Allungamento dei tendini retratti
  • Capsulotomia
  • Eventuali artrodesi



1 commento:

  1. Segnalo un gruppo per adulti e ragazzi con piede torto:

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