All'interno del canale anale, al di sopra della linea dentata, sono presenti i cuscinetti anali. Tali strutture sono in numero di 3:
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Laterale sinistra
·
Anteriore
·
Posteriore destra
Sono costituiti da seni venosi (plesso venoso
emorroidario interno), sostenuti da connettivo e muscolo liscio, ricoperti da
mucosa. In condizioni fisiologiche partecipano alla chiusura e alla continenza
del canale anale.
PATOGENESI
La lassità intrinseca del rivestimento del canale con il
cedimento del sostegno connettivale, aggravato da congestione venosa
distrettuale, determina dapprima l’ingrossamento dei cuscinetti, e
successivamente lo scivolamento verso il basso, con protrusione dei cuscinetti
emorroidari.
Tale processo è favorito da sforzi prolungati fatti
durante la defecazione, oppure da fattori che aumentano la congestione venosa
(tumore pelvico, gravidanza).
Esistono fattori favorenti come la familiarità, sesso
maschile. Più frequenti in III decade.
Esiste anche il plesso venoso emorroidario esterno, più
superficiale e localizzato sotto la linea dentata, responsabile della
formazione delle cosiddette emorroidi esterne.
CLASSIFICAZIONE
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I grado: protrusione delle emorroidi
nel lume del canale anale, in seguito a defecazione
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II grado: protrusione fino al
margine anale durante defecazione e riduzione spontanea
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III grado: protrusione fino al
margine anale durante defecazione, e riduzione manuale
·
IV grado: emorroidi costantemente
protruse o non riducibili manualmente
SINTOMATOLOGIA
Il sanguinamento è il sintomo principale e più
fastidioso. Il sangue è rosso vivo, privo di coaguli, notato nel water o sulla
carta igienica. Frequente andamento con periodi di benessere e periodi di
esacerbazione. Le cause del sanguinamento sono il passaggio delle feci, lo
sforzo defecatorio, lo strozzamento.
Può inoltre essere presente prolasso rettale.
Altri sintomi sono: dolore per ipertono dello sfintere,
prurito da scolo di muco, senso di peso e d’ingombro.
DIAGNOSI
Esplorazione digito-rettale.
Rettosigmoidoscopia, anoscopia.
TERAPIA
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I grado: norme igienico-dietetiche, evitare
sforzi prolungati, blandi lassativi
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II grado: legatura con laccio emostatico,
iniezioni sclerosanti, coagulazione con infrarossi, crioterapia
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III grado: legatura e crioterapia
·
IV grado: emorroidectomia
COMPLICANZE
Trombosi del plesso venoso emorroidario esterno ed
interno.
salve
RispondiEliminaUn altro rimedio molto efficace è l’aloe vera: ha qualità antinfiammatorie e cicatrizzanti e può costituire un valido aiuto per trattare i disturbi delle emorroidi, soprattutto allo stato iniziale, sia per uso topico (gel d’aloe vera), sia per uso interno (succo di aloe vera).
ciao