In particolare le seguenti specie sono le più frequenti:
- Schistosomiasi urogenitale/vescicale (S. haematobium)
- Schistosomiasi intestinale ed epatosplenica (S. mansoni)
- Schistosomiasi artero-venosa (S. japonicum, S. mekongi)
- Schistosomiasi rettale e vescicale (S. intercalatum)
- Epidemiologia -
È una delle più importanti malattie parassitarie per gravità ed estensione geografica (150-200 milioni di individui nel mondo ne sono affetti). Particolarmente frequente (anche se con differenze di specie) in Africa, Asia, Venezuela, Brasile. Causa 100’000 morti ogni anno.
La malattia è essenzialmente rurale. È determinata dalla eliminazione delle uova dall’uomo o da altri animali infetti in acque dolci, dove penetrano in alcune lumache (specie-specifiche, vedi tabella), e qui maturano. Le larve passano nell’acqua, e possono penetrare la cute, anche integra, dell’uomo.
- Ciclo biologico -
Il parassita adulto misura 1-2cm di lunghezza, e 0.3-0.6mm di spessore. Gli schistosomi hanno sessi separati. Allo stadio adulto, gli schistosomi vivono accoppiati, per tutta la loro vita, nel sistema circolatorio dell’uomo e di altri vertebrati, producendo numerose uova (300 uova al giorno S. mansoni e S. haematobium; 3'000 uova al giorno S. japonicum). L’habitat è:
- Plesso venoso vescicale (S. haematobium) - vescica
- Vene mesenteriche (S. mansoni) - intestino crasso
- Vene dell’intestino tenue (S. japonicum, S. mekongi) - intestino tenue
- Sistema portale (S. intercalatum) - fegato, milza
Morfologia delle uova di 3 specie di Schistosoma |
Le cercarie aderiscono all’epidermide tramite delle mucose, e per l’azione di enzimi proteolitici, penetrano nella cute integra (schistosomula). Raggiunge per via venosa il circolo capillare polmonare, e da qui passa in circolo, portandosi nei sistemi venosi suddetti, dove diventa adulto.
I trematodi aderiscono alla parete vasale, e si nutrono di Hb, carboidrati ed aminoacidi. Le uova che liberano, possono penetrare negli organi cavi (grazie allo sperone), oppure circolare, determinando lesioni granulomatose.
L’azione patogena dello schistosoma è da riferirsi proprio a quest’ultimo fenomeno.
- Patogenesi e Anatomia patologica -
La lesione fondamentale è il granuloma schistosomiasi, che si forma attorno alle uova depositate nei tessuti; è costituito da istiociti, eosinofili, cellule epiteliodi (ipersensibilità ritardata).
Ciò ha conseguenze variabili: nella schistosomiasi vescicale può determinare ostruzione degli ureteri e quindi idronefrosi, e sovrinfezione; nella schistosomiasi portale, determina ipertensione portale, e quindi cirrosi.
Possono esserci immunocomplessi che determinano una glomerulonefrite.
La patogenesi è quindi da riferirsi a 2 meccanismi fondamentali:
- Reazione immunologica nei confronti di vermi e uova
- Secrezione di enzimi proteolitici da parte dei miracidi, attraverso pori presenti sulle uova, che facilitano il passaggio attraverso i vasi ematici negli organi cavi come vescica e intestino
Parassita | Ospite intermedio (genere) | Distribuzione geografica | Trattamento |
---|---|---|---|
S. mansoni | Biomphalaria | Sud America, Africa, Caraibi, Penisola arabica | Praziquantel, 40mg/kg/die in 1 o 2 dosi al giorno |
S. japonicum | Onchomelania | China, Filippine, Indonesia, Tailandia | Praziquantel, 60mg/kg/die in 3 dosi al giorno |
S. mekongi | Neotricula | Cambogia, Laos | Praziquantel, 60mg/kg/die in 3 dosi al giorno |
S. intercalatum | Bulinus | Africa centrale e Africa dell’ovest | Praziquantel, 40mg/kg/die in 1 o 2 dosi al giorno |
S. haematobium | Bulinus | Africa, Medio oriente | Praziquantel, 40mg/kg/die in 1 o 2 dosi al giorno |
- Quadro clinico -
Schistosomiasi acuta. Esistono sintomi generali, per la reazione ad elementi tossici liberati dai parassiti, verso cui l’organismo va in tolleranza: febbre, tosse, asma, artromialgie, dolori addominali, diarrea, epatosplenomegalia, orticaria con eosinofilia (questo corredo sintomatologico prende il nome di sindrome di Katayama). La sindrome di Atacama è rara con S. haematobium, più frequente e grave con S. japonicum.
Nelle fasi successive, si instaura tolleranza, e poi prevalgono i sintomi d’organo (schistosomiasi cronica). La sintomatologia può essere assente o subclinica
Schistosomiasi urogenitale e vescicale. Ematuria micro/macro; pollachiuria, bruciore alla minzione, disuria.
All’esame cistoscopico si osservano noduli e pseudo polipi, e ulcerazioni per il passaggio del parassita, e sclerosi circostante. Se tale sclerosi coinvolge gli ureteri, può determinare idronefrosi.
Tale infestazione è associata al tumore della vescica.
A livello dell’apparato genitale, si possono avere epididimiti, vescicoliti, distole vescicali, emospermia, cerviciti, endometriti.
Schistosomiasi epatosplenica e intestinale. Compaiono disturbi addominali, dolori crampi formi, tenesmo rettale, febbricola, astenia, eosinofilia; c’è edema e ulcerazioni della mucosa intestinale. Nella forma colica, c’è tenesmo rettale, emorroidi, prolasso rettale.
A livello portale determina ostruzione, e quindi ipertensione portale, e quindi splenomegalia. Ciò può portare ad anemia da ipersplenismo.
Nella forma artero-venosa prevalgono i sintomi ascitici, le varici esofagee, l’ematemesi.
Schistosomiasi dermatitica. Durante la penetrazione delle cercarie, in alcuni soggetti può manifestarsi orticaria, seguita a distanza di alcune ore da un rash maculare; il rash è raro nei soggetti mai esposti precedentemente. Viceversa il rash nei soggetti già sensibilizzati può perdurare per alcuni giorni (è un rash pruriginoso, maculo papulare).
- Diagnosi -
Si basa, oltre che sulla clinica, anche su test sierologici e sulla dimostrazione della presenza delle uova nelle urine, nelle feci o nei tessuti.
La proctoscopia e la cistoscopia possono essere utili per identificare le uova, in caso di esame delle urine e delle feci negativi.
È disponibile la metodica PCR per la ricerca del DNA degli Schistosomi nelle feci o nelle urine.
Nessun commento:
Posta un commento