1) farmaci analoghi della vasopressina (ADH): determinano riduzione della escrezione di urina notturna. In particolare aumenta la permeabilità all'acqua dei dotti collettori, con conseguente maggior riassorbimento di acqua.
2) farmaci anticolinergici (oxibutinina, tolterodina, flavoxate): vengono utilizzati soltanto nei casi in cui l'enuresi è determinata da una scarsa capacità di contenimento dell'urina.
3) imipramina: antidepressivo triciclico, introdotto per la teoria secondo cui l'enuresi aveva una origine psicologica. Si è poi visto che riduce la contrattilità detrusoriale della vescica, e aumenta la resistenza al deflusso. Inibisce reuptake di noradrenalina e serotonina a livello presinaptico.
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